LA SPESA IN FAMIGLIA
Una mamma ci scrive: è educativo portare i figli a fare la spesa?
Penso di fare una cosa positiva per mia figlia portandola con me a fare la spesa o in altre attività di routine quotidiana, ma spesso la cosa risulta controproducente... Che fare? Meglio evitare?
Una mamma
Risponde lo staff de Lo Spiazzo:
Per gli adulti, rendere partecipi i propri figli delle loro azioni quotidiane spesso risulta difficoltoso, perché, troppo presi e ansiosi per i tanti impegni da portare avanti in fretta, ci si preoccupa più dell'efficacia e del minor dispendio di tempo possibile.
Non è un'azione in mala fede, anzi: spesso questo ragionamento è motivato dall’intenzione di sbrigare in fretta le faccende quotidiane per dedicarsi di più alle relazioni familiari. Presi però da tutto ciò che i genitori devono fare e da un’analisi delle priorità, c'è il rischio che il tempo da dedicarsi reciprocamente risulti molto scarso, e che ne venga “sottratto” altro per le occupazioni incombenti o non posticipabili: i compiti, frequentare i parenti, gli amici di famiglia, etc.
Condividere con i figli le occupazioni quotidiane può essere un modo concreto e vero per vivere con loro il “tempo ordinario”, parlare, conoscere la quotidianità e stimolare in loro la consapevolezza che ci sono dei compiti da portare a termine per stare con gli altri, dando ognuno il proprio contributo.
In questo senso, portare il proprio figlio a fare la spesa, sistemare il giardino, pulire la casa assieme, diventano momenti educativi e formativi; richiedono sicuramente un investimento di energie e di attenzione da parte dell'adulto.
Bisogna aver cura di considerare molti fattori.
Per cominciare, non è bene andare in compagnia dei bambini in posti dove c’è una sovraesposizione agli stimoli: molto rumore, luci e colori all’eccesso, offerta sterminata di prodotti e attrazioni, corsie lunghissime in cui si perde l’orientamento e la pazienza, magari al termine di una giornata di lavoro e di scuola… Insomma, è preferibile evitare l’ipermercato, i centri commerciali, prediligendo magari, se possibile, i mercati rionali, i negozi di quartiere. È meno economico, senza dubbio, ma per una parte degli acquisti forse è sostenibile…
È fondamentale che il bambino comprenda come queste azioni abbiano un riscontro reale e concreto: «È buona la pizza fatta da mamma? Se non si fa la spesa, non la si può cucinare!».
Altra accortezza è quella di dare un ruolo attivo ai figli: facendo la spesa, solitamente, loro sono contenti di mettere le cose acquistate nel carrello, o di prendere quelle meno delicate dagli scaffali o ancora – perché no? – di fare una proposta di menù per la cena.
Invitare i piccoli a collaborare: «Vieni a fare la spesa con me, così mi dai una mano?», li rende partecipi e li fa sentire importanti.
Collegato a ciò, stimolare la curiosità del bambino verso quello che si deve fare: «Ma lo sai che per cucinare questa torta si usa un ingrediente segreto?», lo porterà a voler conoscere che cosa fanno i propri genitori.
Questo apre i suoi occhi alla realtà, in qualche modo lo avvicina alle azioni che un giorno dovrà fare, e offre occasioni per approfondire il rapporto genitore-figlio in contesti esterni alle mura di casa.
Ancora una volta, servono grande pazienza e atteggiamenti non troppo costrittivi: il bambino non ci accompagna perché deve, ma perché, anche se tra un broncio e un borbottio, è stimolato a partecipare.
A volte capiterà di forzare un po’ la sua collaborazione, altre volte sarà il bambino a chiedere di svolgere alcune mansioni con noi. Per la buona riuscita dell'esperienza è sicuramente necessario avere le attenzioni sopra indicate, ma soprattutto essere emotivamente predisposti e desiderosi di fare questo tipo di esperienza con il proprio figlio.
Se, infatti, non si percepisce l'utilità e la necessità di condividere con lui/lei questi momenti, è chiaro che la riuscita è già messa in crisi.
Allo stesso modo, se alcune occupazioni quotidiane sono eccessivamente stressanti già per gli adulti, quelle non sono le attività giuste da vivere con i bambini.
Siamo consapevoli che la frenesia della vita e le richieste continue del mondo esterno sono tante, ma non è impossibile condividere la routine con i propri bambini: ci vogliono un piccolo sforzo mentale di prospettiva e un po' di organizzazione.
Se poi ogni tanto c’è l'occasione di farlo come coppia e famiglia, vedrete che vi farà vivere la fatica di alcune mansioni in maniera diversa: perché non dare una pulita al giardino o all'automobile tutti assieme?
Lo staff de lo Spiazzo