ATTIVAZIONE... REGOLE!
di Carlo Cumino
Il programma televisivo “SOS Tata” l’ha mostrato varie volte, ma utilizzare dei cartelli come strumento educativo affinché i bambini possano imparare e rispettare le regole (a differenza di quanto possa sembrare a prima vista) non è un semplice gioco.
Cosa ci serve
Il cartello che puoi scaricare dal nostro sito al seguente link.
Perché usare un cartello?
L’intuizione del noto programma TV è stata quella di trasformare le regole in un rituale quotidiano, in un’attività che coinvolge bambini e i genitori in prima persona, andando anche oltre il semplice appendere per casa dei cartelli che riportano scritte in maniera semplice ed immediata per facilitarne la comprensione al bambino.
Non bisogna, infatti, intendere l’idea di ritualizzazione semplicemente come un’abitudine che diventa “conforme alla prassi o all’uso”, ma come ad un processo d’interiorizzazione delle regole e ad un continuo lavoro con e su se stessi.
L’utilizzo del cartello non è utile solo per l’educazione dei bambini, perché in questo modo la regola diventa vincolante anche per i genitori, i quali sono quindi tenuti a fare su loro stessi una continua opera di formazione. Le regole scritte sui cartelli sono “esterne” anche rispetto ai genitori, i quali sono tenuti a rispettarla in modo da dare ai figli il buon esempio.
A ognuno le sue regole!
Ogni famiglia è diversa. Alcuni problemi possono essere simili, ma non esiste un’unica soluzione valida per tutti, inoltre una stessa regola può essere declinata e applicata in modo diverso, a seconda dei casi.
Utilizzando il cartello in allegato potete quindi avere la possibilità di scrivervi le vostre regole da poi appendere in giro per la vostra casa. Ovviamente vi sono spazi che sono più consoni per una regola, piuttosto che un’altra (per esempio la regola “Ci si alza da tavola dopo che tutti hanno finito di mangiare” è meglio che sia attaccata in cucina piuttosto che in salotto, dove invece può essere messo il cartello con scritto “Non ci si urla contro, ci si ascolta l’uno con l’altro” oppure “Le cose della casa sono cose di tutti”).
Carlo Cumino