GIOCHIAMO INSIEME

Scritto da Redazione.

giochiamo_insiemedi Gabriella Cappelletti
Giocare in famiglia oltre ad essere divertente per tutti riveste una fondamentale funzione educativa: vi proponiamo un’attività da svolgersi tra genitori e figli.

 

 

 

 

 

 

 

Perché è importante?

 

Nonostante la minore e limitata disponibilità dei genitori, a causa di impegni sempre più pressanti, è importante trovare del tempo per giocare con i propri figli. Il gioco, infatti, favorisce la relazione portando, inoltre, la famiglia alla consapevolezza di essere tale.

Il divertimento deve essere sempre la cornice dentro cui si colloca l’attività ludica, senza però trascurare la componente educativa. Attraverso il gioco il bambino impara a costruire rapporti interpersonali; con la fantasia sperimenta esperienze e mondi nuovi che lo fanno crescere e gli permettono di conoscere se stesso e la propria fisicità, imparando anche a comunicare le proprie emozioni agli altri. In tutto questo il genitore ha la funzione di facilitare, ma anche di guidare, il percorso educativo e di crescita del bambino.

In tal senso va anche sottolineata la funzione normativa del genitore, attraverso la quale il bambino impara ad autoregolarsi nel gioco.

 

 

Alcune idee:

 

IL NUMERO SEGRETO

OCCORRENTE: fogli, penne, spille di sicurezza.

REGOLA DEL GIOCO: Due giocatori si mettono uno di fronte all’altro con le mani dietro alla schiena. In precedenza si è puntato dietro la schiena con delle spille di sicurezza un foglio con un numero. I giocatori cercano di leggere il numero scritto sulla schiena dell’altro senza che questo legga il proprio. Chi scoprirà per primo il numero?

 

LO SPECCHIO

OCCORRENTE: niente di particolare.

REGOLA DEL GIOCO: Un giocatore, seduto a terra di fronte a un altro, compie una serie di gesti che l’altro imita specularmente man mano che vengono eseguiti.

 

I TAPPI

OCCORRENTE: due grossi barattoli e 40 tappi.

REGOLA DEL GIOCO: i due giocatori si schierano, in piedi, a qualche metro di distanza. Ciascuno di loro dispone di 20 tappi e ha un barattolo posato di fronte a sé. Al “Via” ogni giocatore lancia i tappi, uno per volta, con la mano destra cercando di centrare il barattolo dell’avversario, mentre con la sinistra cerca di difendere il proprio senza però mai toccarlo. Vince chi riesce a mettere più tappi nel barattolo dell’avversario.1

 

 

Non dimenticare…

 

Anche il genitore che gioca deve avere comunque un ruolo attivo e non soltanto di guida passiva, di spettatore inerte. Il gioco con i figli per i genitori può e deve essere occasione di crescita e di maturazione nello scambio emotivo con i figli.

 



Gabriella Cappelletti

 

 

Elio Giacone, 365 giochi per casa e scuola, Elledici, 2002.

 

Id., 365 + 1 giochi per educare, Elledici, 2002.

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