UN DIECI E LODE PER L'AMICIZIA
di Gabriella Cappelletti
Ancora uno spazio dedicato alla scuola: noi non siamo il voto che prendiamo! Ancora uno spazio dedicato alla scuola, in questa settimana in cui si è appena conclusa la rassegna di formazione per "abitanti" della scuola "123 SCUOLA!", organizzata dalla Cooperativa AnimaGiovane in collaborazione con Elledici Editrice.
Chi di noi non ha mai preso un brutto voto a scuola? E dopo, chi non si è sentito demoralizzato? Chi non ha pensato di non valere nulla?
Non è sempre facile dare o accettare un voto. Spesso lo studente accoglie la valutazione data dal professore non solamente come il risultato della propria preparazione scolastica, ma come un giudizio personale. Scatta così in lui l'idea: "valgo quanto questo voto". Ma non è così: noi non siamo il voto che prendiamo. Anzi, spesso le valutazioni scolastiche non tengono abbastanza conto di quelle competenze che sono importanti per vivere insieme agli altri, come la capacità di relazionarsi, di ascoltare l'altro, di rispettarlo...
Perché lo facciamo?
Un'esperienza formativa e anche un po' liberatoria per i ragazzi potrebbe essere il trovarsi, occasionalmente, nel ruolo di valutatori di se stessi e dei compagni.
Un po' come nell'attivazione "Da votati a votanti" che abbiamo pubblicato la scorsa settimana.
Valutatori di che cosa?
Di come vivono con gli altri. Questo normalmente aiuta i ragazzi a giudicare con criterio e motivazione: dare peso e giustificazione ad una valutazione espressa li educa a prevenire stereotipi e pregiudizi, e favorisce la formazione di un'autostima adeguata.
Che cosa si fa?
L'attività è diretta ai ragazzi delle medie.
Inizialmente il professore avvia un dibattito con i ragazzi su quali siano i valori indispensabili per vivere bene (sincerità, onestà, amicizia, ascolto, accoglienza, aiuto all'altro, rispetto, legalità, responsabilità...).
A questo punto, ogni studente scriverà il nome di ciascuno dei suoi compagni su un foglietto (tanti foglietti quanti sono i nomi). Sul medesimo foglietto esprimerà una valutazione (da 1 a 10) in merito ad ogni valore scelto all'inizio, aggiungendo una motivazione concreta (per esempio: sincerità 5, perché quel giorno mi ha mentito, ascolto 8, perché mi è stato vicino quando avevo bisogno...). Ogni studente valuta ogni compagno.
Al termine della valutazione ciascun ragazzo riceverà tutti i foglietti in cui compare il proprio nome e rifletterà sui voti presi. L'insegnante, quindi, farà una riflessione finale, chiedendo se il voto sia simile a quello che gli studenti si aspettavano o, in caso contrario, perché pensano di aver ricevuto quel voto.
Consigli per l'insegnante
L'insegnante deve far capire ai ragazzi che queste valutazioni non sono definitive, ma possono rappresentare un punto di partenza per ciascuno per crescere e per riflettere su di sé e su gli altri. Si consiglia di ripetere le valutazioni più volte durante l'anno, perché di crescita si tratta, cioè di qualcosa estremamente di dinamico!
Gabriella Cappelletti