PERCHÉ NOI VALIAMO!
di Gabriella Cappelletti
"Chi siamo?", "Da dove veniamo?", "Perché proprio io?", "Che rapporto abbiamo con Dio?". Tutti noi (come tutti gli uomini di ogni epoca) ci siamo posti almeno una volta queste domande.
Perché si fa?
La risposta non sembrerebbe dunque facile. Come proporre questo argomento a dei bambini delle elementari senza farlo sembrare troppo pesante e complicato? In apparenza potrebbe sembrare impossibile.
Il 9 aprile 2013, una persona tra la folla di San Pietro ha urlato al Pontefice: "Papa Francesco, sei unico!" ottenendo come risposta: "Anche tu, anche tu sei unico. Non ci sono due come te!". Queste poche e semplici parole, ma profondissime ci possono illuminare riguardo alcune delle più antiche domande che si è posto l'uomo.
Noi stessi spesso ci guardiamo allo specchio e non ci riconosciamo, ma Dio sì che ci conosce uno per uno, ha voluto proprio noi a vivere questa vita e ci ama singolarmente. Per Dio non siamo una massa informe e omogenea in cui non si distinguono le singole persone, ma un tutto preso nelle sue parti nettamente distinte le une dalle altre.
Che cosa facciamo?
Vi proponiamo quest’attività tratta dal libro di 100 animazioni per la catechesi:
Siamo mistero per noi stessi (dai 7 anni in su)
- Obiettivo: richiamare l’essere dell’uomo, soggetto unico e irripetibile perché a immagine e somiglianza di Dio.
- Materiale: una spilla da balia, fogli e pennarelli.
- Istruzioni: un bambino è chiamato in mezzo al cerchio formato dai compagni; sulla schiena gli viene attaccato con una spilla da balia un foglio su cui è scritto il nome di un personaggio famoso. Il bambino dovrà, quindi, indovinare il nome scritto sul foglio ponendo ai compagni delle domande, che possono rispondere solo mimando. Quando il bambino indovina, viene sostituito in mezzo al cerchio da un altro, a cui viene attaccato un nuovo biglietto. Al terzo o quarto giocatore viene attaccato un foglio con il proprio nome. Difficilmente lo indovinerà!!
Consigli per le catechiste
In supporto all'attività per riflettere sull'unicità dell'uomo, si può leggere il passo di Mt 6,25-30 e il seguente brano: "Dio non ci ama globalmente, ma individualmente. Il semplice fatto di esistere è la prova del suo infinito, eterno amore, perché dall'eternità ci scelse tra un numero infinito di esseri possibili. Tra questi ti preferì. Sei una scelta tra un'infinita possibilità e il solo fatto che esisti è la prova più grande della predilezione di Dio per te. Ciascuno di noi è insostituibile, come esemplare unico di una collezione, perché Dio è un artista che non si ripete né plagia. Una foglia non si ripete, né si ripetono le impronte digitali di una persona e neppure un'anima si ripete. E quella che si perde, Dio non si ripeterà in tutta l'eternità e soffrirà di questa perdita, eternamente".
In una società che ci tratta sempre più come numeri qualsiasi, Dio capovolge gli schemi e ci ricorda che NOI valiamo!
Gabriella Cappelletti