Prepariamoci alla Marcia di Libera!
Come cercare di avviare un percorso sulla legalità per i ragazzi che duri nel tempo?
Siamo un gruppo di animatori di una parrocchia in provincia di Cuneo. Quest'anno abbiamo deciso insieme al don di portare i ragazzi delle medie e delle superiori alla marcia di Libera e ci servirebbe qualche consiglio in merito a come preparare i ragazzi sui temi della legalità e della giustizia, in modo da poter estendere il percorso non solo alla partecipazione alla marcia ma anche al resto dell'anno.
Aspettiamo la vostra risposta!
Risponde lo staff de Lo Spiazzo:
Cari amici,
cominciamo facendovi i complimenti per la vostra iniziativa! Nel periodo in cui ci troviamo oggi il tema della legalità e della giustizia (due concetti che non sono la stessa cosa, e di conseguenza non sempre coincidono) è diventato un nodo centrale nella società italiana moderna, e non passa giorno dove non si senta parlare in televisione dell'arresto di mafiosi o di uomini di potere a loro legati.
Iniziamo considerando la Marcia come un momento all'interno di un percorso più vasto che dura un anno, ragion per cui occorrerà riuscire a elaborare un progetto educativo in cui farla rientrare: sarà quindi opportuno mettersi alla ricerca di strumenti teorici e pratici (visione di film, incontri con rappresentanti di associazioni come Libera, con testimoni di giustizia etc..) da utilizzare durante l'anno.
Per quanto riguarda gli strumenti teorici, tenete presente che l'educazione alla legalità può essere vista come parte di una più ampia educazione civica a essere un buon cittadino consapevole dei suoi diritti e dei suoi doveri verso gli altri. Per questo motivo come prima cosa vi consigliamo di trovare un buon testo sull'educazione civica, da usare come strumento per i vostri incontri: tra i più vecchi (forse introvabile in libreria, ma reperibile in rete) c'è Introduzione alla costituzione di Norberto Bobbio e Franco Pierandrei, edito da Laterza, la cui prima edizione risale al 1959 e l'ultima al 1982; uno più recente è La costituzione raccontata (d)ai ragazzi, curato da Loredana Iapichino, Giada Li Calzi, Giuseppa Palmeri e ordinabile sul sito della fondazione "Progetto legalità".
In alternativa al libro di educazione civica è possibile utilizzare il libro Elledici dedicato a Padre Pino Puglisi Un colpo alla nuca per Pino Puglisi parroco firmato "mafia", scritto da Teresio Bosco per rapportare l'essere un bravo cristiano al buon cittadino: essere, cioè, una persona che non fa solo del bene, ma è anche forte e libera dalla paura della mafia e della violenza.
In quanto educatori il nostro compito è quello di far capire ai ragazzi che essi sono membri di una comunità. Il modo migliore per educarli all'essere buoni cittadini è quello di far capire loro che non si tratta solo del semplice rispetto delle leggi, ma anche del nostro vivere quotidiano e il rapportarsi con le persone: a tal proposito vi consigliamo un'attivazione presente sul nostro sito riguardante proprio il rapporto tra legalità e ambiente in cui viviamo, articolantesi in più di un incontro.
Un'idea che può essere interessante nella prospettiva del legame legalità-comunità è cercare di impostare gli incontri non soltanto sul tema classico della lotta alla mafia, ma anche sullo spingere i ragazzi a chiedersi perché vi sono dei loro coetanei che vengono attratti o che finiscono per vivere all'interno del mondo della malavita e che cosa vi vedono di positivo per loro. Un film che può essere usato è Tartarughe Ninja alla riscossa, del 1990, data la sua ambientazione in una New York underground dove molti adolescenti vengono attratti verso un mondo criminale sotterraneo che (a differenza di quello in superficie) sembra, a torto, accettarli, provvedere ai loro bisogni e dare loro uno scopo di vita.
Ci auguriamo che questi consigli vi possano tornare utili e aiutarvi ad impostare il lavoro di quest'anno.
Buona fortuna,
Lo staff de Lo Spiazzo