correggiamoci
di Sara Masieri
Idee per aprire il confronto e correggersi a vicenda
La dimensione dello scambio, che caratterizza tutte le relazioni, costituisce un terreno fertile per crescere nella propria capacità di comunicare e di esprimersi in pubblico, e per maturare una posizione personale anche su tematiche complesse.
Comunicando, raggiungiamo gli altri con il nostro pensiero, con il nostro stato d'animo, e con le nostre opinioni, aprendo il confronto.
Perché lo facciamo?
Questa è un'attività che aiuta i ragazzi a riflettere sulle loro relazioni e sul loro modo di comunicare all'interno di esse. Sposta il fuoco da se stessi al gruppo, e dal proprio pensiero al contesto in cui il pensiero stesso si inserisce.
L'esercizio mira quindi alla comprensione della struttura del dialogo e degli effetti che questo ha sugli altri e su noi stessi. L'obiettivo è far capire ai ragazzi che confrontarsi non significa rinunciare alla propria identità, al proprio discernimento; si vuole anche evidenziare che, quando ci si ritrova intorno ad un progetto, ad un fine comune, è corretto indicarsi a vicenda i comportamenti contraddittori, cercando di esprimerli senza giudicare le persone, ma con l'intento di correggersi reciprocamente.
Cosa si fa?
Dopo aver scelto un tema sul quale aprire la discussione, mettete a disposizione di ciascun componente dei cartoncini sui quali scrivere i propri pensieri e le proprie opinioni sul tema individuato.
Lasciate ai ragazzi il giusto tempo per riflettere: una considerazione sarà ben pensata e sentita solo se non verrà richiesta frettolosamente.
Fate quindi riporre tutti i cartoncini dentro una scatola e poi scuotetela per mescolarli.
Posizionate al centro del gruppo un cestino per la carta.
Fate pescare ad ogni ragazzo un cartoncino. Dopo alcuni istanti, dovrà commentare o rispondere ad alta voce, esponendo la propria idea davanti a tutti.
E' bene fissare alcune regole per questa fase di dibattito:
sono consentiti solo due interventi in risposta al contributo di ognuno
stare in silenzio mentre gli altri parlano
alzare la mano evitando di sovrapporsi agli altri
Fatto questo, ogni ragazzo deciderà se "salvare" o gettare nel cestino il cartoncino che ha appena commentato, scritto da un compagno.
Formate allora due gruppi, a cui darete queste rispettive consegne:
ripensare all'attività appena conclusa, e analizzare il linguaggio verbale utilizzato da tutti i giocatori mentre commentavano i cartoncini
ripensare all'attività appena conclusa, e analizzare il linguaggio non verbale utilizzato da tutti i giocatori mentre commentavano i cartoncini
Dovrebbero emergere aspetti legati al rispetto delle idee altrui, alla capacità di confrontarsi, al coraggio delle proprie opinioni, oppure all'aggressività, al pregiudizio, alla tendenza a prevaricare o svilire gli altri, al rispetto o meno delle regole fissate in precedenza.
Riflessioni e conclusioni
Ascoltare gli altri è una virtù che richiede pazienza e apre la strada al confronto.
Il dialogo si può solo apprendere dialogando: l'esercizio infatti ci può far capire quanto sia importante ascoltare ciò che gli altri hanno da dirci.
Si potrebbe stimolare la discussione con queste domande :
nel quotidiano trovi faticoso ascoltare gli altri?
accetti le critiche che ti vengono fatte? Pensi davvero che siano costruttive?
fai attenzione al linguaggio che usi quando interagisci con gli altri? Dici ciò che pensi senza risultare invadente o aggressivo?
Suggerimenti
Vi consigliamo di valorizzare adeguatamente il ruolo che date ai ragazzi, quando li dividete in gruppi, durante la rielaborazione: sentendosi responsabili di valutare l'atteggiamento tenuto dal gruppo durante il dibattito, saranno più propensi a riflettere anche sul proprio.