aiutare nello studio e nell'autostima
Come motivare di fronte agli insuccessi scolastici?
Una ragazza ci chiede come motivare uno studente delle superiori che ha degli insuccessi scolastici ed è in difficoltà con i suoi genitori.
Ciao, sono una ragazza di Padova.
Studio lettere all'Università e nel tempo libero do ripetizioni ad un ragazzo delle superiori. Ma sto trovando alcune difficoltà nel motivarlo, e mi sono accorta che è particolarmente a disagio nell'affrontare con i suoi genitori le motivazioni dei suoi problemi scolastici.
In particolare, il padre, per spronarlo a fare meglio, finisce per sminuire il suo impegno e le sue capacità, facendolo sentire inadeguato.
Come posso aiutarlo e accompagnarlo verso un miglioramento senza entrare in conflitto con i genitori?
Marika
Cara Marika,
una delle cose importanti è calibrare bene gli obiettivi, in modo che siano raggiungibili.
L'accompagnamento allo studio è un supporto molto importante, ma non possiamo pensare che stravolga completamente e improvvisamente la situazione.
Puoi guidare lo studente a porsi degli obiettivi raggiungibili, ma soprattutto concreti. È necessario cioè che lui stesso possa vedere e toccare con mano i miglioramenti ottenuti, comprendendo che sono proprio frutto del suo impegno. Per fare solo un esempio, quando si prepara per un'interrogazione o una verifica è importante che pensi a un voto ipotetico, ma realistico, da raggiungere: questo lo aiuterà a impegnarsi concretamente per ottenerlo. Per la formazione della sua autostima è necessario che gli si faccia comprendere che non è tanto importante il miglioramento del voto, ma l'entità dei cambiamenti che riesce a raggiungere.Passare da 4 a 6 è certamente più significativo che non passare da 8 a 9, perché il miglioramento è decisamente più radicale. Dargli un riscontro positivo su ciò che sa fare e sostenerlo con complimenti e rassicurazioni gli permetterà di vedere in modo reale le sue capacità, senza pensare che siano solo complimenti elargiti per farlo contento.
Per quanto riguarda la presenza e il ruolo dei genitori, ti suggerisco, invece, di far notare loro le potenzialità che hai trovato nel ragazzo, senza però entrare in contrasto con loro, perchè sarebbe controproducente. Bisogna cioè sottolineare che, nonostante non abbia raggiunto l'obiettivo che loro avrebbero desiderato, si è impegnato usando al massimo le sue potenzialità.
Con il tempo e modificando certi elementi, obiettivi più alti diventeranno raggiungibili.
Detto altrimenti, è necessario che vengano messe in evidenza le potenzialità che i genitori a volte non sono in grado di vedere, magari perché sono preoccupati che i loro figli siano al passo con la classe e/o non deludano i docenti.
A volte per i ragazzi i traguardi scolastici sembrano irraggiugibili, sembrano imprese impossibili davanti alle quali è meglio rinunciare. Ma è di grande importanza che arrivino a pensare di affrontare le cose a piccoli passi.
Bisogna sfruttare positivamente il fatto che il ragazzo possa considerare chi lo accompagna e lo incoraggia come una figura alternativa di adulto.
Il ragazzo scoprirà in questo modo una maniera nuova di interagire con gli adulti che lo circondano.
Sperando di esserti stati utili, ti auguriamo un buon lavoro!