QUESTIONE DI STILE
di Carlo Cumino
Riscrivere una storia, ma con un altro stile. Ci avevate mai pensato?
Prendendo spunto dal noto libro “Esercizi di stile” di Raymond Queneau (tradotto in italiano da Umberto Eco) abbiamo deciso di proporvi un’attivazione per stimolare la creatività dei ragazzi, facendo riscrivere loro lo stesso episodio, ma dando ad ognuno uno stile diverso a cui attenersi.
Perché lo facciamo?
Lo scopo principale di quest’attivazione è quella di aiutare i ragazzi a sviluppare la loro creatività tramite la scrittura: si tratta per tanto di un esercizio di “scrittura creativa”.
La creatività è come un muscolo, che ha bisogno di essere allenato e sviluppato; il mezzo attraverso cui si “allena” (come abbiamo già detto in un nostro vecchio articolo “Come allenare la creatività”) è l’associazione.
In questo caso specifico l’associazione è tra un conovaccio con una trama semplice e i diversi stili di scrittura.
Gianni Rodari diceva che per imparare a scrivere delle belle storie è di aiuto utilizzare due fogli e scrivere su ognuno le prime due parole che ci vengono in mente, tipo “giraffa” e “raffreddore”. A quel punto si può dar sfogo alla fantasia per cercare di creare una storia partendo da queste due parole. Rodari aveva, così, inventato la storia di una giraffa che si era presa il raffreddore!!
Che cosa serve? | Carta e penna |
Quante persone? | Più di 2 (una classe per esempio) |
Dove? | Ovunque (anche a casa, basta che ci sia un tavolo) |
Durata? Età? |
Un’ora e mezza
L’attività è per i ragazzi dalle scuole medie in su.
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Che cosa si fa?
L’attività di per sé è molto semplice:
1) date ad ogni ragazzo un brano di una storia da riscrivere (volendo si può anche farlo leggere ad alta voce);
2) fornite le indicazioni ad ognuno su come dovrà riscriverla, spiegando quale stile narrativo dovrà usare. Come stile può essere richiesto l’uso di un determinato registro linguistico (per esempio usare il linguaggio di un bambino di tre anni o quello di un dottore), piuttosto che il punto di vista di un diverso personaggio, il tipo di testo (interrogatorio, copione cinematografico etc...);
3) terminato il tempo a disposizione, fate leggere ad ognuno il proprio testo e commentate i lavori insieme.
Consigli durante lo svolgimento:
- Non date ai ragazzi un testo troppo lungo da scrivere. La storia originale di Queneau è lunga mezza pagina ed, inoltre, alcune riscritture possono risultare più lunghe della traccia originale una volta ultimate.
- Non preoccupatevi se la traccia base risulta essere banale: la sfida per i ragazzi sta proprio nello sviluppare, in modi diversi, una storia con una trama semplice.
- Non negate il vostro aiuto ai ragazzi se vengono a chiedervi un consiglio su come scriverlo.
Spunti per il formatore:
L’esercizio può essere utilizzato come compito (sia a casa, sia in classe) al posto del solito tema, dopo aver spiegato ai ragazzi la differenza fra i vari registri linguistici e/o i linguaggi settoriali.
Spunti per la rielaborazione:
Per finire è interessante, nella parte di condivisione a gruppi, riflettere sulla base di alcune domande:
1. Ho incontrato qualche difficoltà nella scrittura del testo?
2. Mi sono divertito mentre scrivevo?
E ora, date sfogo alla fantasia!!!!
Carlo Cumino