Quando la vita si fa danza…
di Daniele Santapaola
Piccoli suggerimenti per vivere al ritmo giusto!
Che cos’è?
Si tratta di un’attività artistica, legata alla danza, pensata per gli adolescenti. In particolare, ci si pone l’obiettivo di far riflettere i ragazzi sulla propria corporeità e sul significato dei gesti e dei movimenti che ogni giorno compiamo con il nostro corpo, quasi senza accorgercene, come se fossero normali.
Perché lo facciamo?
Nel delicato tempo dell’adolescenza è necessario saper guidare i ragazzi alla scoperta di chi sono e delle proprie capacità: molto spesso al centro di questa scoperta vi è il corpo. Un corpo che, più o meno inconsapevolmente, viene mitizzato e che spesso nelle relazioni viene usato per ottenere qualcosa o conquistare qualcuno, ma che, difficilmente e con fatica, viene vissuto veramente. Tuttavia, perché la maturazione di un giovane si completi veramente, è necessario che egli stesso sperimenti positivamente il proprio corpo, imparando a coglierne le possibilità e i limiti, ma soprattutto i significati delle proprie azioni, dei gesti e delle espressioni che il nostro corpo (il viso, le mani, gli occhi…) è in grado di creare nell’interazione con altri corpi e altre persone, all’interno cioè delle relazioni.
La danza ci aiuta a scoprire tutto questo: ci mette in relazione con l’Altro, ci insegna a gestire lo spazio e il tempo, ci dà la possibilità di capire l’importanza della fisicità, della forza e dell’energia che il nostro corpo è in grado di veicolare e di trasmettere. Diventare consapevoli delle infinite possibilità che stanno in pochi metri quadri racchiusi nel corpo di ciascuno, significa non solo saper gestire le proprie emozioni e le conseguenze che hanno sul corpo, ma anche le proprie relazioni, inter e intrapersonali.
Che cosa si fa?
Per questa attività è necessario disporre di uno spazio abbastanza ampio in cui i ragazzi possano muoversi senza scontrarsi. L’attività in particolare si divide in due parti:
1. fate disporre i ragazzi nello spazio e, dopo aver messo una musica di sottofondo, chiedete loro di muoversi a ritmo di musica tenendo gli occhi chiusi. Questo li aiuterà a entrare in relazione con il proprio corpo e con ciò che sentono dentro. Li spingerà a porre più attenzione alle proprie espressioni e ai messaggi che esse veicolano;
2. fate disporre nuovamente i ragazzi nello spazio e chiedete loro di muoversi a ritmo di musica, questa volta, con gli occhi aperti e pensando a un’emozione che dovranno cercare di esprimere attraverso movimenti, gesti e passi. Non è importante che tutto questo si trasformi in movimenti di danza veri e propri, perché in realtà tutto è danza, ogni singolo movimento.
Alla fine di entrambe le attività, ricordatevi di lasciare del tempo per la discussione con i ragazzi. Potete utilizzare queste domande come supporto:
• Che emozioni avete provato durante le attività?
• Quale attività avete trovato più difficile? Perché?
• Come avete gestito il contatto con gli altri?
• Quale situazione della vostra vita vi ha ricordato l’emozione che avete deciso di rappresentare?
• Che cosa avete imparato di utile per il vostro quotidiano?
E ora buon momento artistico a tutti!