12 ANNI SCHIAVO
Al di là dei meriti cinematografici del film, cerchiamo di comprendere il significato di questa pellicola all’interno di un gruppo o in una classe delle superiori.
Un film...
Nella settimana degli Oscar è impossibile non spendere due parole su un film che è già storia. Con la sua originalità e potenza visiva è riuscito a stregare l’Academy portando a casa tre statuette, tra cui la più ambita: MIGLIOR FILM. Al di là dei meriti cinematografici del film, potrebbe essere interessante cercare di comprendere il significato di una pellicola, che difficilmente sarà dimenticata, stimolando la discussione all’interno di un gruppo o in una classe delle superiori.
Solomon Northup è un uomo di colore libero ma, ben presto, diventerà uno schiavo. Sulle spalle ormai curve e piegate dal dolore di un uomo, che un tempo è stato libero e che ora lotta per la sopravvivenza, grava una piaga insostenibile: quella della schiavitù.
Perché vederlo?
Il regista Steve McQueen costruisce sul suo protagonista un film che vuole essere un punto d'arrivo per il genere. Mai, infatti, c'era stato il coraggio di mostrare con una tale brutalità e verosimiglianza la condizione dei neri nelle piantagioni. Nessun aspetto viene trascurato e la condizione umana viene ampiamente sviscerata sia dal punto di vista dello schiavo, sia da quello del carnefice. Il male non ha limiti nel suo manifestarsi, ma la voglia di vivere può essere l'arma più potente di ogni uomo, abbattendo barriere che sembrano insuperabili. A sua volta, Steve McQueen ha scelto d’ignorare i cliché sull'argomento, evitando di spettacolarizzare la violenza ed esaltando, invece, le emozioni umane. Ciò che l'espressione di un volto lascia trasparire può essere più devastante di un'immagine violenta. Il fatto che il film non sia particolarmente crudo facilita la possibilità di essere visto da un gruppo di ragazzi.
...per educare
In gruppo
Dopo la visione del film, parlate con il gruppo del tema del film. 12 anni schiavo è un film che vuole farci riflettere sull’uguaglianza tra gli uomini, tutti creature di Dio. Nessun uomo nasce schiavo, ma viene al mondo libero con una dignità che in ogni momento dev’essere rispettata e valorizzata. Nessuno ha il diritto di sottomettere un uomo ritenendolo inferiore; ognuno ha il dovere morale di trattare l'altro e di difenderlo come un fratello, in ogni momento e in ogni circostanza.
Questa pellicola dev’essere vista per non dimenticare e per mantenere sempre vivo nella mente il ricordo di una piaga non così lontana, che nel tempo non si è ancora sopita: quella del razzismo.
Particolarmente interessante potrebbe essere soffermarsi su di una scena, quella in cui Solomon dice: «Io non voglio sopravvivere. Io voglio vivere!».
Portate, quindi, i vostri ragazzi al cinema e fateli ragionare sulle conseguenze della cattiveria e della pazzia umana. Ricordate loro che ogni uomo ha il diritto di perseguire la propria felicità!
Gian Luca Pisacane